Nessuna preghiera, nessun credo, rendono l'uomo più devoto quanto la solitudine d'un bosco che stormisce al vento, o la libera vicinanza al cielo sulle vette dei monti
Julius Kugy

martedì 12 maggio 2020

Si riparte! Balcon di Provezi

Il tanto agognato "via libera agli spostamenti" è arrivato, così come il fine settimana!
La voglia di scappare nelle "terre alte" è tanta, tanta quanta la voglia di distanziamento e solitudine: il primo imposto, la seconda cercata, soprattutto in montagna. Con il nuovo decreto, i posti più noti e frequentati saranno presi d'assalto e, riguardando la lunga lista di mete in ballo, la scelta cade sul Balcon di Provezi, già raggiunto anni fa con le amiche, ma una novità per Luca e Gabriele.


Moggio ci accoglie silenzioso, mentre risaliamo in auto verso Costa e la casa Model. Tra gli alberi, profumo di sambuco e cinguettii accompagnano il nostro cammino lungo il sentiero 421, mentre il continuo chiacchierare di Gabriele e le mie orecchie, danno il meglio di se in salita, il primo in costanza di respiro, le seconde in pazienza uditiva. 







"E ascolterò le parole del tuo cuore come il ponte ascolta le storie del fiume"
(Fabrizio Caremagna)

Un fiume in piena! Ma finché cammina e non brontola, va bene così! 
Tornante dopo tornante, protetti da lunghi filari alberati, saliamo con la tranquillità di chi, dopo due mesi di attesa, vuole godersi ogni attimo, ogni respiro. Nessuna premura oggi, solo la gioia di essere "liberi" e, come speravamo, del tutto soli!! 





Un unico incontro, con lui, un bel ramarro che si gode il sole e si fa fotografare come un divo! 



E poi, l'abbraccio protettivo degli alberi si apre e libera il nostro sguardo in un ampio e soleggiato respiro. Il carpino è lì, solitario e verde di primavera, ad accogliere il viandante stanco. Ai suoi piedi, una panca improvvisata su due tronchi, ci permette di godere della vista e di pranzare comodamente. 






Sotto di noi, nella vallata del Glagnò, i tetti di Moggessa di qua e di là, Stavoli e Morolz, danno un tocco di colore nel verde lussureggiante che ci circonda. Fa caldo per essere maggio, ma una bella brezzolina spazza via i sudori e le tensioni accumulate nei due mesi passati in "clausura" forzata. 






Riprenderemo il cammino solo dopo aver fatto il pieno di ciò che ci circonda, sensazioni, sguardi, attimi condivisi nella pace di questo posto. E poi giù, per quel sentiero riportato alla luce dalla grande passione e volontà del gruppo MTB di Moggio, tra ripide discese e tranquilli tornanti, fino alla forca di Moggessa, ripercorrendo i passi di chi, questi piccoli borghi, li ha abitati per anni.  















E questa nostra vita, via dalla folla, trova lingue negli alberi, libri nei ruscelli, prediche nelle pietre e ovunque il bene.
(William Shakespeare)

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