Nessuna preghiera, nessun credo, rendono l'uomo più devoto quanto la solitudine d'un bosco che stormisce al vento, o la libera vicinanza al cielo sulle vette dei monti
Julius Kugy

sabato 15 febbraio 2020

Sentiero Cjasarile, quota 592 e monte Gloriassis

Il rio Cjasarile è asciutto! Difficile trovare ciò che mi ero prefissata di cercare oggi!
La scorsa volta, l'acqua scorreva abbondante, grazie ad un mese di novembre piovoso. Con Gabriele e Luca l'avevamo risalito alla ricerca della "sorgente Cjasarile" e, una volta trovata, non eravamo andati oltre, nonostante il sentiero continuasse tra gli alberi. La curiosità di esplorare il proseguo era in lista e oggi sembrava l'occasione giusta. Sembrava... ma non avevo fatto i conti con la carenza di pioggia delle ultime settimane! 

Fiore di Pungitopo

Partite da poco oltre la Centrale Idroelettrica di Malnisio, seguiamo i segnavia CAI 987 e raggiungiamo il muro di contenimento dell'ex canale adduttore, percorrendolo fino alla galleria di sbocco del Cjasarile, dopo aver oltrepassato lo sfioratore e il bacino di calma, visitati la scorsa volta con Luca e Gabriele. 






Per Diana invece è tutto nuovo, mentre la guido con sicurezza lungo il sentiero, facendo una piccola pausa presso la "sorgente", oggi pure lei asciutta. Almeno riesco a vederla da vicino, dato che la scorsa volta era impossibile attraversare il rio!




Oltre la sorgente invece è una novità per entrambe, mentre proseguiamo e saziamo la mia curiosità esplorativa! Costeggiando il greto asciutto, il sentiero prosegue ben visibile, risalendo poi un pendio boscoso sul versante destro, e non sinistro come avevo inizialmente  pensato di esplorare. 


Fettucce sugli alberi ci guidano in salita, lungo un sentiero che sembra da poco ripulito e che, dopo un paio di tornanti, si innesta al sentiero MV08 Cjasarile-Vals-Corona, la cui tabella avevamo visto presso la galleria del Cjasarile. 





Ben definito, questo bel sentiero ci porta a sbucare nei pressi della strada che da Grizzo, porta all'osservatorio astronomico. Abbandonando momentaneamente il sentiero, saliamo su un bel cimotto panoramico, che scopriamo essere la quota 592 e pranziamo qui, dopo aver costruito un bell'ometto di pietre e fatto un autoscatto. 







Ritornate sul sentiero, seguiamo i segnavia giallo-azzurri verso Grizzo che, con un lungo e panoramico traverso, ci porta pian piano a scendere verso i tetti sotto di noi. 
















Lo abbandoniamo di nuovo per salire un altro cimotto erboso che, una volta a valle, da una piantina presso il Comune di Montereale Valcellina, scopriremo essere il monte Gloriassis. Anche da qui, nonostante la bassa quota, si gode di un bellissimo panorama. 


Ripresa la discesa, i segnavia ci conducono verso le case del Borgo di Alzetta, ma poco prima di raggiungerle, veniamo attratte da una labile traccia che si stacca dal nostro sentiero e che, appena visibile, traversa lungo le pendici boscose del monte Gloriassis riportandoci di nuovo alla galleria del Cjasarile, ed evitandoci così un bel po' di strada asfaltata.





Non ci resta che percorrere la sterrata verso Malnisio e raggiungere la nostra auto, molto soddisfatte di questo improvvisato itinerario, nato per caso, cercando una cascata!


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