Il Chiarandeit, dato il dislivello contenuto, era tra le mete possibili messe in lista per salirci assieme a Gabriele.
Mercoledì, dati i tempi ristretti, io e Luca decidiamo di andare in perlustrazione, anche perchè sulla mia cartina i sentieri sono tracciati "neri", il libro in cui ho letto la relazione è piuttosto vecchietto e sul web non trovo altre informazioni riguardo a questa cimetta.
Si uniscono a noi anche Asia e il suo cane Deny e assieme raggiungiamo Meduno ed il piccolo borgo Del Bianco.
Interpretare le indicazioni del libro stampato ben 18 anni fa è un' impresa, ma il borgo non è grande e, nonostante una partenza incerta, ci accorgiamo che il sentiero nel frattempo è stato preso in cura dal Cai e "bollinato".
Bene, così non ci saranno problemi... almeno fino a dove la relazione si discosta da esso per prendere un'altra traccia non segnalata. Decidiamo di rimanere sul sicuro, tanto entrambi i tracciati ci porteranno alla sterrata che porta alla "Stalla Quas" e poi a quella "Del Bianco".
Perciò proseguiamo diritti e dopo un lungo traverso nel bosco, da cui si scorgono i paesini nella vallata e il sottostante torrente Meduna, raggiungiamo un piccolo pulpito belvedere.
Poco dopo ci immettiamo sulla sterrata che, passando accanto ad uno stavolo ristrutturato, sale con comodi tornanti, oltrepassando quel che resta della Stalla Quas e raggiungendo il pianoro che ospita la Stalla Del Bianco.
Qui, ometti di sassi ci guidano su un tratto di pendio che sembra essere stato ripulito dalle erbacce da poco. Seguiamo la traccia su per il bosco, raggiungendo la dorsale erbosa del Chiarandeit che, ripidamente, ci porta allo spiazzo erboso che ne precede la vetta, immersa però tra gli alberi.
Ci fermiamo a pranzare seduti sull'erba, ammirando lo scintillio del mare in lontananza e le nebbie, che pian piano si avvicinano da ovest. Deny gioca felice, soddisfatta del fortunato ritrovamento di un piccolo corno di cervo.
Ritornati sui nostri passi, alla Stalla Del Bianco prendiamo il sentiero, sempre bollato Cai, che ci porta a scendere ripidamente nel bosco e a raggiungere la Forchia di Meduna dove, poco oltre il monumento ai caduti, troviamo una bella mulattiera che ci riporta al Borgo Del Bianco, dove avevamo parcheggiato al mattino.
Abbiamo fatto un bel anello "esplorativo" e salita una cima che dal basso non pensavamo fosse panoramica! Per chi ama i percorsi "solitari" e silenziosi.
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