Manca poco all'inizio del nuovo anno scolastico e approfittiamo per fare ancora qualche giro infrasettimanale con Gabriele: nella sua lista il monte Nebria compare già da un bel po' di tempo e, avendolo già salito molte volte, so che è alla sua portata.
Mercoledì mattina partiamo tranquilli, raggiungiamo Ugovizza e entriamo in Val Bruna dove parcheggiamo presso uno stavolo diroccato. Dall'altro lato della strada parte la sterrata che con segnavia 608 attraversa un verdissimo prato per poi inoltrarsi in un bel bosco costeggiato da un piccolo ruscello.
Un bivio, presso le mura di un fortino, segnala le due possibilità per raggiungere la cima: proseguendo diritti si raggiunge sella Nebria e si sale alla cima tramite sterrata; a destra si sale tramite il sentiero Cai 658 tutto all'interno del bosco, percorrendone la dorsale fino in cima.
Optiamo per la prima e, dopo un tratto di sentiero, ci colleghiamo ad una sterrata che ci porta a sella Nebria: seguendo le sbiadite indicazioni sul traliccio dell'alta tensione ( freccia e lettera N in rosso) saliamo una lunga serie di tornanti (sulla cartina non sono segnati!!) e attraversiamo una grande galleria, il cui ingresso è parzialmente ostruito da una frana.
Ancora un paio di tornanti e incontriamo il bivio per la cima ovest: essendo quella più "impervia", decidiamo di continuare sulla sterrata che poco dopo si trasforma in sentiero e raggiunge la più tranquilla cima est.
Nonostante la modesta quota, dalla sua croce di vetta possiamo vedere le altre due cime e godere di un bellissimo e ampio panorama!
Pranziamo con calma su una panchina sotto gli alberi e poi ripartiamo, alla volta delle altre due cime! Ridiscesi fino al bivio, imbocchiamo lo stretto sentierino che costeggia l'alto muro di contenimento della strada e con un po' di attenzione lo seguiamo prima in leggera discesa nel bosco, poi in salita tra pinetti e mughi, fino alla piccola croce di vetta.
Purtroppo non ci possiamo avvicinare troppo perchè alcune vespe sembrano aver scelto il contenitore del libro di vetta come propria casa, perciò continuiamo oltre, raggiungendo la terza e ultima cima del monte Nebria!
Da questo punto la visuale è completa e dopo un'ultima foto di vetta, ripercorriamo con cautela il sentierino, rimettendo piede sulla sterrata. Il rientro sarà altrettanto tranquillo, con Gabriele che chiacchiera a non finire e con la vista di una poiana che, serpentello stretto negli artigli, sbuca dagli alberi e ci passa davanti, stridendo poi nel bosco!
Con questo affascinante incontro, ritorniamo alla macchina e andiamo a mangiarci un bel gelato: dopotutto tre cime sono tre cime! Bisogna festeggiare!!!
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