Negli anni giovani i miei miti nel mondo dell' alpinismo erano molti. Due su tutti: Comici e Cassin, poi gli altri, da Kukuzca a Casarotto, da Cozzolino a Gian Carlo Grassi, da Kugy a Patera. La passione per la storia dell'alpinismo mi portò a percorrere le pareti sulla carta e poi, molte, lungo le loro pieghe, le loro rughe accarezzandole fin dove la roccia finisce sotto il cielo, inseguendo le emozioni che regalarono a chi ammiravo.
Ci sono stati molti anni in cui ho scalato lontano dalle Dolomiti e negli ultimi tempi ci torno volentieri. Per riscoprirle assieme a chi condivide con me vita, amicizia e passione.
Nel giorno del ricordo dell'evento più tragico per la mia terra, torno nuovamente nel cuore delle Dolomiti, con gli amici della Scuola di Alpinismo per dare un occhiata alle vie che scaleremo con gli allievi del corso AR di quest'anno.
Vent'anni fa, dopo anni un pò selvatici trascorsi scorazzando troppo liberamente lungo quelle linee che gli uomini disegnano sulle crode, assieme ad un amico decisi di iscrivermi al corso roccia. "Perche non si sa mai, magari saper far qualcosa di più puo servire".
Direttore del corso era Attilio De Rovere, istruttori gli amici del CAI Codroipo. Teatro dell'uscita conclusiva Passo Falzarego, la Comici allo Spigolo Sud. Aperta nel 1934 con Sandro Del Torso e Mary Varale.