Salendo al Falzarego dalla Val Badia il termometro è poco sopra lo zero. La valle è ancora immersa nella luce blu del mattino, intrisa di quel che resta della notte.
Un leggero brivido scorre a fior di pelle, aspettando di uscire al sole, per venir rincuorati dal sole che abbraccia già le pareti ed i boschi.
L'aria si colora di una luce tiepida e uscire dall'auto è farsi avvolgere da un tepore inaspettato.
Salendo ai ruderi del vecchio ospedale sotto la Torre Piccola il sole si fa sentire in maniera irruenta, la pelle scotta e la fronte s'imperla di sudore.
Oltrepassiamo l'attacco della Ferrata Alpini e oltrepassata una quinta rocciosa arriviamo all'attacco dello Spigolo Alpini. La via si sviluppa lungo belle placconate, a volte sporche di detrito, fino a raggiungere una selletta da cui parte un bel muro verticale che porta ad un'aerea cresta, fino a raggiungere la sommità della piramide.
La roccia è calda sotto le dita, come in un giorno d'estate, e solo il colore dei larici sembra voler ricordarci che siamo ormai nelle stanze dell'autunno. Saliamo verso il blu che si sfrangia contro la cresta, aspettando curiosi cosa ci aspetta al di là, ma senza fretta. Senza porsi il problema di come finire la giornata.
E così tra mille pensieri, trovandosi e perdendosi ad ogni sosta, alla fine ci si scopre in cima alla Piramide. Il sole alto nel cielo, ci coglie nella solitudine della cima, raggiunti dalle voci di cordate impegnate sulle pareti vicine, piccoli echi che si perdono nella grandezza di ciò che ci circonda, facendoci sentire lontano da tutto, nonostante ci aspetti un breve rientro.
Sarà questa la grande magia delle Dolomiti in questa stagione.
2 commenti:
Che dire....bellissimo!! Bravi!
Marietto ;)
Siamo stati fortunatissimi a beccare due giornate così soleggiate e limpide....ne abbiamo approfittato alla grande!!! Il posto e la roccia poi...semplicemente meravigliosi!!!!
Ciao e grazie Marietto!!!
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