Le nuvole che si rincorrono sul Canin ci inducono a scendere velocemente. Soprattutto inducono Ale a spronarci, "avete poco spirito di conservazione, su su che ci becchiamo il temporale".
Come prospettiva non sarebbe male, considerando la pelle appiccicosa e il sale che tira la pelle del viso. Gli stambecchi ci guardano curiosi mentre ci prepariamo più o meno in fretta per la discesa.
Il caldo sole del primissimo pomeriggio ci invita a rimanere distesi ancora, tra il profumo dell'erba fresca e il vento che asciuga il sudore ma un sordo rombo che proviene dall'altro versante della Raccolana ci dà la giusta spinta a riprendere il cammino.
Chiusa la porta del bivacco metallico iniziamo a scendere,
"Certo che in caso di temporale sarebbe meglio stare dentro al bivacco, fa da gabbia di Faraday.."
"Dai muovete il culo che arriva"