Voglia di tranquillità, di pestar neve... così mi chiede Enrica, reduce da un periodo pesante...
A noi si unisce Diana e sabato mattina, dopo un caffè a Dignano, puntiamo verso Piancavallo: la meta è il Col Cornier, "la montagna dei ragazzi", così recita il cartello.
C'ero già stata sei anni fa, mi era piaciuto e quando una cima mi piace ci torno volentieri.
Raggiungiamo il punto di partenza del sentiero Cai 994 e saliamo nel bosco, dove il bel sole di oggi filtra tra i rami e fa scintillare la neve che ricopre il terreno.
L'andamento è tranquillo, le pendenze lievi, mentre aggiriamo le pendici del monte Sauc percorrendo il "Sentiero della Carbonaia" e giungiamo ad un bivio: a cinque minuti di distanza si può visitare il Cippo Maso. Non sappiamo di cosa si tratta e curiose andiamo a vedere: il bosco si apre e la vista si affaccia sulla pianura avvolta da una leggera foschia. Il Cippo Maso è posto a ricordo di Pietro Maset, detto Maso, capitano degli alpini, qui caduto eroicamente combattendo il 12/4/1945 per la liberazione d'Italia.
Ritornate al bivio proseguiamo e dopo aver risalito ancora per un po' il bosco, raggiungiamo una vallecola aperta che ci porta alla Sella del Sauc. Da un lato la pianura si stende silenziosa fino al mare che luccica a distanza, dall'altro lato le piste di Piancavallo echeggiano di euforici sciatori, mentre noi saliamo con dolci saliscendi i cimotti che ci dividono dalla nostra meta, ormai visibile con la sua particolare croce di vetta.
Se fino ad ora la neve aveva attutito i nostri passi, la cima ci accoglie pulita ed erbosa, con un ampia vista che va dal mare alle lontane Alpi Giulie, dal vicino gruppo del Cavallo alla sottostante piana del Cansiglio, fino alle lontane Dolomiti.
Ci godiamo la vista, pranzando e chiacchierando, rilassate sotto il sole che tenta ti scaldare queste fresche giornate di gennaio.
Un uscita tranquilla... ogni tanto se ne ha bisogno... e se le amiche sono felici, l'obiettivo è raggiunto!
" A una mente tranquilla l'universo intero si arrende"
(Chuang-tzu)
2 commenti:
bello il Col Cornier, lo ricordo sempre volentieri
Bello si...ci porterò Gabriele in estate.
Salutoni
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