Nessuna preghiera, nessun credo, rendono l'uomo più devoto quanto la solitudine d'un bosco che stormisce al vento, o la libera vicinanza al cielo sulle vette dei monti
Julius Kugy

sabato 31 dicembre 2016

Mangart, a nord

La strada era deserta, nel buio prima dell'alba. Arrivato davanti alla casa indicata, il Biondo spense il motore per non dare nell'occhio e stette silenziosamente in attesa. Dall'interno nessun segno di vita, mentre le dita tamburellavano nervose sul volante. I minuti passavano e non succedeva niente. Prese in mano il telefono e compose un numero, attese qualche secondo, finchè gli rispose la segreteria. 
Il tempo passava e lui non poteva permetterselo, gli baleno in testa l'idea di un malinteso: forse il Giovane aveva frainteso e lo stava aspettando al solito posto. Scosse la testa e avviò il motore. 
In breve fu al solito posto ma non c'era nessuno. Scosse ancora la testa e pigiò sull'acceleratore. Il Grande lo stava aspettando.

martedì 27 dicembre 2016

Buone feste dal Cuarnan

Mercoledì 21 dicembre... solstizio d'inverno... voglia di un brindisi prenatalizio... poco tempo a disposizione...
Cuarnan! E' sempre bello salirci... se poi lo si fa da un sentiero mai percorso, allora, è come fosse la prima volta! 

domenica 25 dicembre 2016

Tinisa, la Cresta nel Cielo

Il gelo entra a mordere appena si apre la portiera, e la sensazione di perdere briciole di calore inviterebbe a rimandare i preparativi per la partenza. Intorno a noi il bosco è immerso nella luce azzurrina di un mattino a nord delle pareti.
Piccoli sbuffi bianchi si liberano nell'aria mentre ci mettiamo in cammino, accompagnati da un silenzio rotto, di tanto in tanto, dalle nostre chiacchiere.
Arriviamo senza far rumore a casera Tintina, senza destarla dal torpore cristallino che l'avvolge. 
I prati tutt'intorno sono ammantati di gelo e gli steli scoppiettano argentini al nostro passaggio.


domenica 18 dicembre 2016

Monte Capolago

A volte la montagna insegna qualcosa. 
Non sempre, ma a volte si. 
Non a tutti, ma ad alcuni si. 
La montagna insegna a chi sa ascoltare il suo cuore, la sua mente ed il suo corpo: quando si è in grado di ascoltare queste voci è il momento in cui si diventa capaci di ascoltare la montagna e di capirne le parole. 
Sono parole sussurrate non gridate.
Sono parole mirate, non dette a caso.
Sono parole che devi anche sapere accettare, nel momento in cui lei ti parla.
Questa volta ho sentito la montagna che parlava, e ho visto alcuni ascoltare.


lunedì 12 dicembre 2016

Dall'alba al tramonto, passando per il Zuc de Cros, il Cuel Mauron e il Palavierte

Non si può toccare l'alba se non si sono percorsi i sentieri della notte.
(Kahlil Gibran)

Le pile illuminano il sentiero mentre saliamo, tornante dopo tornante, al piccolo pianoro del Zuc de Cros. Una sottile striscia rossa all'orizzonte preannuncia l'inizio di un nuovo giorno, mentre sotto di noi l'oscurità avvolge ancora tutta la pianura, scintillante di piccole luci accese.



giovedì 8 dicembre 2016

A nord, sulla Mala Mojstrovka

Il passo Vrsic è ancora immerso nella luce blu del primo mattino, mentre il sole splende alto oltre la cima del Prisojnik, illuminando la nostra meta. Ci prepariamo in silenzio, controllando rapidamente il materiale e lasciando quello di troppo in auto.

martedì 6 dicembre 2016

Tra i silenzi delle Dolomiti Friulane...Cima Urtisiel est

Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare. Forse perchè non può essere comprato. I ricchi comprano rumore. L'animo umano si diletta nel silenzio della natura, che si rivela solo a chi lo cerca. 
(Charlie Chaplin)

Se c'è un posto dove so che regna il silenzio, quello è in alto, sulle Dolomiti Friulane.
Ci torno, dopo tanto tempo, assieme a Enrica e Diana, percorrendo in auto la lunga strada della Val Cimoliana, parcheggiando in uno dei tanti spiazzi nelle vicinanze del rifugio Pordenone.