Nessuna preghiera, nessun credo, rendono l'uomo più devoto quanto la solitudine d'un bosco che stormisce al vento, o la libera vicinanza al cielo sulle vette dei monti
Julius Kugy

venerdì 13 maggio 2016

Foresta, Foresta & Dolce Attesa

Finita la stagione, magra, di cascate e canali ghiacciati le mani fremevano. Gli occhi volevano scrutare pieghe minute, ruvide fessure, su cui caricare e sollevare. Diverse uscite in falesia hanno in parte lenito questi bisogni vitali, ma il meteo spesso remava contro per iniziare a sollevarsi un pò di più. Un pò più in alto. 
Pazienza e una buona dose di "plastica" hanno tenuto a bada il desiderio, finché finalmente il cielo azzurro ha fatto sentire la sua voce potente e abbiamo avuto soddisfazione.

Era la fine di ottobre dello scorso anno quando Calcarea dava notizia del restyling di Foresta Foresta, storica via aperta nel 1989 dall'amico Attilio de Rovere in cordata con A. Lupieri. Con Roberto avevamo adocchiato la linea sulle placche alla base del Gamspitz e conoscendo la fama di placchista di Attilio l'ingaggio era invitante. Poi avendo notizia che anche la vicina Dolce Attesa (linea del 1984 di De rovere con G. Mancini) era stata sistemata abbiamo deciso che l'accoppiata era cosa da fare.


Domenica scorsa la giornata era fresca e il grip super. Saliamo per prima Foresta, Foresta e godiamo del "segno" lasciato ventisette anni fa. Placche compatte, a volte un pò sporche, increspate da belle fessure, difficoltà continue e giochi di equilibrio.











Una volta scesi alla base dello zoccolo partiamo subito su Dolce Attesa: alla base una cordata giuliano-barese ci racconta della loro salita e ci raccomanda di portarci qualcosa dietro per integrare le protezioni. Ci portiamo dietro qualche friend e dado, ma alla fine sono sufficienti gli spit in loco. Salita tecnica e  divertente ma, come la precedente da non sottovalutare.
Specie dopo aver sentito il Rosario di Roberto nella Foresta!




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