Domenica mattina. Le braccia leggermente indolenzite mi portano i recenti ricordi della Mlacca mentre allungo la mano a spegnere la sveglia. Chiudo gli occhi godendo gli ultimi attimi caldi, steso nel letto mentre un rumore lieve mi disturba. La finestra aperta mi porta all'orecchio un tamburellare di pioggia che mi tenta. Le previsioni promettevano pioggia, ma lassù, nel nostro piccolo "grande nord" sento che avremo fortuna. Lascio Nadia al caldo ed esco, accompagnato da mille goccioline.
Al ritrovo gli amici hanno sguardi perplessi, ma la regola del "tanto ormai siamo svegli" ci spinge verso la nostra meta.