La sveglia arriva dalle campane e, per una volta, per andare a fare un giretto in montagna andiamo verso sud.
Sarà forse per questa inversione di direzione che il comando della giornata ci sfugge...
"Sono io il capo, state dietro!"
Oltrepassiamo il ponte sul Tagliamento e imbocchiamo la strada per la cascata Plera. La nostra guida è intransigente e vuole farsi rispettare "Nooo, dietro di me la mamma! Tu stai dietro!"
Lungo la strada quel che rimane delle opere del Vallo del Littorio spunta all'improvviso dal bosco, vecchi ricordi di antiche paure. Lavoro e sudore finiti nell'oblio dell'inutile, non essendo mai state operative. Arriviamo alla cascata, una lacrima di cristallo sopra un tappeto di smeraldi.
Ma ben presto il capo ci richiama all'ordine! Riprendiamo la marcia verso il punto di ristoro, risaliamo la forestale fino al bivio con il sentiero che sale a Sella Chianzutan, passando per casera Lovinzola.
Il sentiero scende verso il fiume, e lo costeggia sulla sponda, ora agevole, ora meno, a causa degli alberi caduti. La nostra guida continua a spronarci con severo cipiglio, dimenticando pure la fame!
"Ho detto di passare di qua! di quaa-aa!!"
Agli ordini! Ma complice un franamento lungo il sentiero lo costringiamo ad una pausa e si ricorda di aver fame: zaini a terra e fuori i viveri!
Rimpinzato il capogita ritorniamo sui nostri passi e sulle acrobazie dell'andata
Alla fine raggiungiamo nuovamente il parcheggio, ma prima di calare nuovamente a sud, saliamo al Col di Zuca per scoprire un angolo di Friuli finora sconosciuto. Un interessante sito paleocristiano molto ben conservato. Il capogita inizia a esser stanco e non indugiamo troppo tra gli scavi, scendiamo al parcheggio e mettiamo fine al suo comando. Ora guida il papà!
1 commento:
forti questi pupattoli montanari..;-)
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