Nessuna preghiera, nessun credo, rendono l'uomo più devoto quanto la solitudine d'un bosco che stormisce al vento, o la libera vicinanza al cielo sulle vette dei monti
Julius Kugy

martedì 16 aprile 2013

Sul Cuarnan, da sola.

Cosa fare quando arrivano solo "no" e il meteo dice "si"?
Quando timori e paure si scontrano con due settimane di "astinenza" montana e con il "famoso" richiamo delle vette?
Si va! Chiudendo bene a chiave tutte quelle "ansie da uomo nero" che possano impedirmi di andare oggi sul Cuarnan in solitaria!




"Sai che roba!" direbbero tanti! Ma per me, abituata ad andare via sempre in compagnia di qualcuno questi son grandi passi!


E che passi! "Splosh, splosh, splosh" è il rumore dei miei passi nella fanghiglia che ricopre il sentierino che sale nel bosco e che mi porterà in mezz'ora dalla partenza alla panoramica cimetta dello Zuc de Cros! Ma non c'era scritto 45 minuti sulla tabella del bivio? Nadia...diamoci una calmata eh! Oggi nessuno mi spinge, nè mi corre dietro! Un occhiata veloce dietro a me, mi conferma che son sola soletta e solo il cinguettio degli uccelli sugli alberi e il mio respiro affannoso rompe il silenzio!
Poi, il ringhio di una belva feroce...
Faccio tanta paura si? Sarà la bandana rossa! La silenziosa coppietta davanti a me blocca il "ringhioso" Pinscher e passo indenne oltre, salutandoli mentre salgo gli ultimi metri raggiungendo la croce dello Zuc de Cros!


Godiamoci un po' il panorama e tiriamo un attimo fiato! Un paio di foto, un saluto via sms a Luca e alle amiche e riparto, sotto un sole che finalmente sa di primavera! 


Anzi, fa talmente caldo che sembra già estate! Un ragazzo mi sorpassa correndo e salutandomi vola su per il sentiero davanti a me: niente corse per me oggi, solo lentezza e relax! 



Me lo auto impongo mentre salgo su, ormai fuori dall'ultimo boschetto, sui pendii aperti, zigzagando e fermandomi di tanto in tanto ad osservare due grifoni che volteggiano in alto e che fuggono poi quando il cielo si fa un po' troppo affollato per loro e parapendii e alianti prendono il loro posto. I fischi delle loro vele mi accompagnano mentre risalgo gli ultimi metri e raggiungo il pianoro Ors di Cuarnan.


Ed è qui che faccio un simpatico incontro con un piccolo uccellino...un Liù verde, saprò dall'amico Giorgio più tardi! Piccino lui, mi guarda e sta fermo sul sentiero, tanto che riesco a fargli un bel scoop fotografico prima di volar via spaventato da tre escursionisti che mi hanno raggiunta e sorpassata. 


Io mi fermo poco più sù, per una tranquilla merenda e poco dopo faccio una veloce visita al ristrutturato bivacco Pischiutti, dove firmo il libro visite: il nuovo locale sottotetto è però ancora chiuso per lavori.



Ormai manca poco alla cima e calpestando ciò che rimane delle grosse nevicate risalgo l'ultimo tratto di pendenza che mi separa dalla chiesetta del Redentore. Mentre mi avvicino i tre che mi avevano sorpassata son già di ritorno e mi lasciano la cima tutta per me!



Son partita da sola e rimango da sola! E non mi dispiace! Dopo un paio di foto mi godo finalmente il meritato pranzo, seduta al sole con il Friuli ai mie piedi!!!! Per un attimo ho quasi un senso di Onnipotenza!!!! Insomma...autostima a mille!!!



Sorrido, ringraziando Lassù per le belle sensazioni e per la possibilità di godere oggi di questo bel panorama in completa solitudine! La telefonata dell'Alpinauta mi tiene compagnia per un paio di minuti, fino a quando il segnale scompare e rimango di nuovo sola.
Mi godo così la vista e la leggera brezza mangiucchiando crackers e formaggio fino a quando, saliti da Roccolo, arrivano prima tre ragazzi, poi un'altra ragazza in solitaria come me ed infine due coppiette. Il sole che prima splendeva caldo, va e viene tra nuvole che si vanno infittendosi e già da un po' guardo con sospetto i nuvoloni neri e la scia di pioggia che coprono prima il Flagjel e poi il Cuar. Mmmh, mi sa che è meglio togliere le tende e iniziare a scendere! Mentre mi preparo arriva anche la coppietta della belva feroce e salutatili inizio a scendere mentre sopra di me il sole scompare del tutto e alcune gocce di pioggia cadono qua è là. Ripasso accanto al ricovero e poi giù, verso il pianoro e il pendio, assieme ad una delle due coppiette che però scendono veloci, lasciandomi indietro immersa nei miei pensieri. 


Il vicino rombo di un tuono mi porta subito alla realtà con un bel sobbalzo e ringrazio mentalmente il fatto di essere arrivata al boschetto che almeno mi celerà un po' da Zeus se vorrà cimentarsi nel lancio di fulmini!!!
Ma come è arrivato, anche se ne va e per quando arrivo allo Zuc de Cros, la cima del Cuarnan è di nuovo al sole! Ciò non si può dire del Cuar, la cui scia di pioggia sembra essersi fermata su Trasaghis e dintorni.



Mi siedo sul prato, restia a lasciare questo bel posticino! Devo assolutamente portarci l'Alpinfrut!!!
Il sole splende e mi godo i suoi raggi mentre tranquillizzo Luca con un sms. Il vociare di bambini in arrivo mi distoglie dai miei pensieri e poco dopo quattro piccoli seguiti dai loro genitori arrivano felici alla croce: un Everest per loro oggi!!!
Li lascio a godersi la meritata merenda e riprendo la discesa, mentre una nuvoletta fantozziana lascia cadere alcune gocce di pioggia tra gli alberi, ma in cielo splende ancora il sole! Mi perdo un po' a far foto ai numerosi fiori che ricoprono il ciglio della strada e per quando arrivo al parcheggio son quasi le sedici. 


Non c'è che dire, me la son presa comoda comoda. Felice della mia "impresa" non mi resta che fare ritorno a casa dai miei adorati maschietti. 
Con la consapevolezza che anche da soli, non è poi così male!



2 commenti:

frivoloamilano ha detto...

Bene, ogni tanto un'escursione solitaria ci rafforza e aumenta l'autostima! Poi tanto sola non eri... fiori, uccellini, cani, ecc. ecc.

ciao ;-)

Nadia ha detto...

Ciao Flavio,e già,mi sa che rifarò l'esperienza nel caso di altri NO.
Ho scelto il Cuarnan perchè sapevo che proprio sola non lo sarei stata..è una meta così bella!