Nessuna preghiera, nessun credo, rendono l'uomo più devoto quanto la solitudine d'un bosco che stormisce al vento, o la libera vicinanza al cielo sulle vette dei monti
Julius Kugy

martedì 29 gennaio 2013

La Madonnina del monte Zovo

"...e se fosse monte Zovo? E' un po' lunghetta ma forse merita."
"E dov'è questo monte Zovo???" mi chiedo, mentre alle 19:00 di venerdì sera leggo la mail di Ilaria. Una veloce ricerca sul web e un'occhiata ad un video postato su youtube e la decisione è presa! Ovunque esso sia, dalla cima c'è un bellissimo panorama! Una successiva ricerca svela la nostra destinazione: Santo Stefano di Cadore...più o meno...dipende solo da dove si vuole partire.
Una veloce telefonata per mettersi d'accordo sugli orari di partenza e via a preparare le ciaspole...chissà se finalmente le inauguriamo!





L'appuntamento a Gemona è per le 7:45....peccato che la batteria della mia auto decida di darmi forfait al distributore di Maiano! Per fortuna, la gentilissima gestrice armata di pinze mi aiuta e con un "elettroshock" resuscita l'auto consentendomi così di arrivare all'incontro con "solo" venti minuti di ritardo! Per sicurezza la parcheggio in un distributore di benzina aperto fino alle 19:00 con la promessa del gestore di darmi una mano in caso di bisogno al nostro ritorno. Intanto alla guida si piazza la "spericolata" Diana, anche lei dei nostri oggi!
Tra raccomandazioni, urla e risate arriviamo "sane e salve" a Santo Stefano di Cadore, che oltrepassiamo raggiungendo Casada e Costalissoio, dove parcheggiamo presso "La Baita". 
La strada, con divieto e segnavia 165 è innevata, ma per ora le ciaspole rimangono a far peso nello zaino, dato che è ben battuta. 



Trovandoci nel "regno delle ciaspe", così come recita un cartello, mi aspettavo di trovare molta gente, nonostante sia sabato. Invece, in tutta la bellissima giornata, incontreremo solo una coppia che scende, poi solo beata e magnifica solitudine! Che sia perchè oggi il pericolo valanghe è dato 3? Ma qui siamo al sicuro e l'unico pericolo valanghe è dato dagli accumuli di neve presenti sulle fronde dei pini! Che per fortuna rimangono dove sono, a parte qualche "rinfrescante" spruzzata qua è là. Con il freddo che c'è tutto è congelato al suo posto!



Risalita una lunga serie di tornanti ci aspetta un altrettanto lungo rettilineo, che salendo sempre dolcemente ci porta a superare i 600 metri di dislivello odierni e ad usare finalmente le ciaspole! Per me che arrivo da quelle "vecchio stile" in legno e corda, ci vuole un po' per imparare ad usarle: ma mica vanno male 'ste cose! Quasi ci si dimentica di averle addosso...tanto che qualche volta rischio d'inciampare! E alla fine, attraversando ambienti fiabeschi e incantati, raggiungiamo il soleggiato "pianoro" sommitale. 




I pini innevati sono ancora presenti per un tratto e poco più in là eccola, la piccola croce di vetta del Sasso Grigno, una cimetta che precede quella del monte Zovo. La raggiungiamo e iniziamo a goderci il bel panorama che si apre verso sud. 




Dietro a noi i pini nascondono ancora la nostra meta, ma dopo un avvallamento e la successiva risalita, eccola, tre ore dopo la partenza, la cima del monte Zovo! 







Posta sopra un cumulo in pietra, una bellissima Madonnina regge fiera tra le sue braccia il Bambin Gesù. Avvolti attorno a lei diversi rosari e una rosa che spicca in contrasto con tutto il bianco candore che ci circonda e l'azzurro cielo sopra le nostre teste! 




E il panorama a 360° che si gode da quassù è davvero splendido! Sedute su una panchina li vicino riempiamo pance affamate saziando pure la vista! In cielo neppure una nuvola, ne un filo di vento: solo tanto sole che addirittura scotta le guance! Sono talmente presa che dimentico pure di fare una foto panoramica delle cime che ci circondano! E per fortuna che prima di scendere ci ricordiamo di fare quella di vetta! 





E poi giù, di nuovo per la stessa strada, ma questa volta velocemente....le ciaspole "volano" in discesa nella traccia già battuta! In un ora e trenta siamo giù e dopo le solite raccomandazioni, urla e risate in auto con Diana, arriviamo a Gemona che sono le 18:30. E la mia auto va in moto al primo colpo! Malandrina...volevi pigrare! Quasi mi perdevo questa bella cima! Ma per fortuna tutto è bene quel che finisce bene!
  

5 commenti:

Bruno ha detto...

Al 99% domani ci andrò io sul monte Zovo e spero di trovare la stessa giornata che avete avuto voi.

Nadia ha detto...

Te lo auguro Bruno!!!

Iaia ha detto...

Frute è stato fantastico ... come sempre .... un bacione e grazie :) scrivi sempre più bene!!!! brava!

frivoloamilano ha detto...

brave e un pò di invidia da parte mia...
Ciaspe collaudate...e la macchina?
:-D
ciao

Nadia ha detto...

Ciao Ila!!con la vostra bella compagnia è sempre fantastico!

Ciao Flavio..ciaspe collaudate!la macchina sta bene..le ho dato un po' di "carica"...anche lei vuole le coccole e se si sente trascurata..