Leggere il blog di Gianni mi aveva dato un buon suggerimento per la domenica. Poi l'Osmer prometteva bel tempo sopra quota millesettecento. La decisione quindi è stata semplice, i compagni si sono trovati subito, senza se e senza ma, pronti alla partenza.
Arriviamo a Paluzza e un piccolo dubbio ci prende: Passo Monte Croce chiuso... ignoriamo in silenzio e passiamo oltre. Laghetti di Timau.. altro cartello.. tabella rossa! Passo Chiuso. Ignoriamo ancora e saliamo. Alla cantoniera un paio di macchine ci rassicurano, arriviamo al passo senza fastidi. La strada è chiusa all'inizio della galleria austriaca.
Ci prepariamo velocemente prima di gelare e partiamo. In breve siamo all'attacco della Oberst Gressel.
La ferrata sale atletica lungo le placconate alla base dello Schulter. Qualche strapiombetto, qualche passo in aderenza e siamo alla fine della ferrata.
Tra le nebbie spuntano come spettri le pareti del Cellon. Proseguiamo lungo il sentiero e imbocchiamo il bivio per la Steinberger-Weg. Usciamo dalle foschie ma il diedro che ci si para davanti non mi sembra il nostro canale.. pazienza ormai siamo qui!
Saliamo lungo la Senza Confini, sospesi sopra un mare di nuvole, e mentre mi guardo in giro penso che il nome della via di salita è proprio adatto! Peccato per aver portato le picche a spasso, ma va bene anche così: una giornata come questa ripaga di tutto.
Usciti dalla ferrata salutiamo la croce di vetta e scendiamo verso le nuvole che ci aspettano soffici. Ci immergiamo dentro di loro ed entriamo in un mondo grigio e lattiginoso.
Scendiamo lungo il sentiero, inghiottiti dalle nuvole.
4 commenti:
Guadagnarsi il cielo azzurro sopra le nuvole, una soddisfazione.
il "mare di nuvole" un classico sempre entusiasmante...anche la salita però ;-)
ciao
perchè restar sotto le nuvole, quando esiste più di una via che ti fa andar sopra?
in effetti "stare al di sopra" ha sempre il suo fascino, e quindi perchè no?
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