Fa caldo!
Tanto caldo! E mentre saliamo a piedi sul sentiero 548, la nuova crema solare mi fa sudare come un cammello, tanto che arrivate al rifugio Roda de Vael la rimuovo e mi rispalmo su quella vecchia, che non sarà eco bio, ma almeno non ti annega!
Ilaria, seduta su un sasso mi aspetta e si mangiucchia una mela, cosa che faccio anche io prima di riprendere il cammino, destinazione Passo del Vaiolon!
Partire alle 5:30 da casa e trovarsi con il torrido sole di mezzogiorno che picchia sulla testa non è il massimo, ma si va avanti, in lenta ed "espiante" salita, tornante dopo tornante, fino all'apice del canalone, dove una tabella c'informa che abbiamo davanti a noi ben quattro ore di ferrata!
Bene, meglio non cincischiare e ripresa la marcia, raggiungiamo l'attacco della ferrata Roda de Vael, un percorso attrezzato molto facile tramite cui, in un'oretta, raggiungiamo la panoramicissima cima! Dietro a noi padre e figlio undicenne che scopriamo essere di Palmanova!
Firmato il libro di vetta e fatta una bella foto ricordo con la croce, ci sediamo a mangiare godendoci un po' di arietta e lo spettacolo di cime tutt'attorno! Sotto di noi il rifugio Roda de Vael brulica di gente, ma quassù per fortuna siamo in pochi...se uno non conta i gracchi!
Ripreso il cammino, scendiamo dall'altro lato con un sentiero che dopo un tratto ripido su sfasciumi, raggiunge le prime rocce attrezzate che velocemente ci portano ad una piccola sella incassata dove il punto chiave di questa ferrata si presenta come una bella e ripida paretina che impressiona un po' ma risulta essere ben appigliata e munita di staffe, tanto che poco dopo sbuchiamo sulla forcella sotto la Torre Finestra.
Un evidente sentiero ci porta pochi minuti dopo all'attacco della ferrata Masarè, il cui cavo sale paretine e canalini sempre ben appigliati, fino a raggiungere la cresta.
Con diversi saliscendi ne aggira i pinnacoli di roccia che si ergono verso il cielo azzurro e dopo due bei camini verticali muniti di staffe termina in corrispondenza di un cimotto la cui vetta è ricoperta di stelle alpine!
Sono le 17:00, siamo entusiaste!....e siamo in ritardo! Avvisato l'hotel dove dormiremo, che arriveremo per le 19:30, iniziamo la lunga discesa che ci porterà di nuovo al rifugio Roda de Vael ormai deserto, e poi a passare davanti al Christomannos, per dare un occhiata al percorso che faremo con Gabriele ad agosto.
Dopo una foto con l'enorme statua dell'aquila, raggiungiamo il rifugio Paolina e da li, con piedi doloranti, il Passo di Costalunga e l'auto. La calda luce del sole che tramonta ci accompagna mentre guidiamo verso Vigo di Fassa e l'hotel dove pernotteremo. Doccia, cena "leggerina" adatta alla clientela un po' in là con gli anni che frequenta questo hotel, giretto per il centro di Vigo per "digerire" la misera cenetta e possiamo ritirarci per la notte, accompagnate dai tuoni di un temporale in arrivo!
6 commenti:
posti stupendi! brave mule!
bellissima vero? Lunga ma mai noiosa.
Giornata splendida e voi ultra felici.
grazie per avermi rinfrescato la memoria, io l'ho fatta in senso contrario.
ciao ;-)
Carlo,le Dolomiti sono davvero belle!!!
Flavio,lunga,facile ma non noiosa..con certi panorami così mai!!hai fatto i canalini in discesa..bravo! ;o)
Mi hai fatto sognare un po' e con il cuore, oltre che con gli occhi mi hai portato in questo splendido scenario...Questi sono posti indimenticabili per me
a presto Haidi:)
Mi son bevuta il cervello e il commento precedente non l'ho firmato...ma è il mio!!
Elisabetta
Ciao Elisabetta!!!tranquilla,esce la tua firma automaticamente se sei registrata su blogger,come puoi vedere.Grazie,spero tu possa ritornare presto in questi luoghi che sono davvero meravigliosi!!!
Ps.è bello risentirti!!!!
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