Due
lineette rosa!!!
Quel
test di gravidanza positivo può segnare la fine o un nuovo modo di
andare in montagna.
Per
me è un nuovo inizio, avendo gia sperimentato l'andar per monti con
un figlio...ma non così...non fin dai primi mesi...dai primi mesi di
gestazione!
La
fortuna di una bella gravidanza, senza grossi problemi, sicuramente
ti agevola. Se poi aggiungiamo una irrefrenabile voglia di andar per
monti...nulla ti può fermare! Quel richiamo a cui non resisti, fonte
di mille critiche da chi ti conosce e non capisce, che ti spinge ad
andare, perchè là, sì che stai bene, alta o bassa che sia quella
cima, quel posto, basta che attorno ci siano montagne!
E
allora riscopri un nuovo modo di andare, di cercare, di vedere.
Scrissi
questo in un articolo sul nostro blog:
"Devo ammettere che se non fosse stato per la gravidanza tutte queste piccole gite le avrei relegate alla mia vecchiaia, offuscata com'ero da mete più grandi e altezzose! Ma la vita ci offre le opportunità, se non per cambiare completamente, almeno per ridimensionare i nostri stili e apprezzarne le molte sfaccettature."
Durante tutti quei nove mesi non ti fermi, scoprendo tanti itinerari belli adatti alla nuova condizione.
Non
mancano le piccole sane invidie quando le amiche o il compagno
raggiungono mete che sono da tempo in “lista”. Ma poi, con la
consapevolezza che la montagna non scappa, si va avanti, pian piano,
fino all'ultima “conquista”, due settimane prima del lieto
evento: 180 metri di dislivello che ti portano su quella cima che
tanto volevi salire e che in quel momento ti regala la felicità di
un Everest!
E poi?
E
poi chi non resiste al richiamo va lo stesso! Con Gabriele, la prima volta a soli “quindici giorni”, spingendo quel “disgraziato”
passeggino di ennesima mano con le rotelle piccole che un giorno
preferisci abbandonare momentaneamente a bordo strada e proseguire
con il pargolo in braccio pur di non imprecare ancora contro il fondo
dissestato! Lo recuperi al ritorno e il giorno dopo lo sostituisci
con uno da “trekking”, che ti fa imprecare lo stesso perchè il
dislivello non lo ammortizzi con tre ruote più grandi.. ma vuoi
mettere la praticità! E poi di nuovo in cima, la prima a un mese e
mezzo, durante le prime ferie “da genitori alpinisti”. La prima
di una lunga serie da condividere con quella personcina che tanto
speri si prenda l'unica buona malattia che esista: la montagnite
cronica! La stessa che ti accomuna al tuo compagno e che pian piano
cerchi di trasmettere anche a chi, speri, un giorno ti accompagnerà
per monti e ti spronerà ad andare avanti, ti darà corda, ti
canzonerà come tu facevi quando era piccolo. E intanto si va, si
continua a salire, con il “marsupio” e con il tuo compagno che
sembra uno sherpa! Poi con lo zaino portabimbo che ti massacra la
schiena e non vedi l'ora che il pargolo scarpini! Gioie e dolori,
quando decidi che finalmente lo zaino non serve più perchè cammina
bene ma poi è stanco e te lo devi portare in spalla! Piano piano,
passo dopo passo, si cresce. Assieme. La maternità non ferma, cambia
solo il modo di andare!
Perciò mai fermarsi! Andare! Guardando sempre in sù!
3 commenti:
Complimenti ragazzi ...e speriamo che sia femmina ;-)
flavio e marisa :-))
No, no...è maschio!!! E' Gabriele!!! ahahhaahha
cavoli, andavamo di corsa e abbiamo letto solo le prime frasi, capendo fischi per fiaschi ahahahahhhhhhha!
flavio e Marisa (però una femmina..)
ciao
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