Che sia la stagione che preferisco lo sanno tutti i miei amici. E molti di loro spesso mi accompagnano nella ricerca di emozioni "fredde". La montagna d'inverno ha quella magia particolare, capace di rendere qualsiasi cosa diversa. Durante le ferie natalizie abbiamo cercato più volte l'ingaggio (per dirla come qualcuno di Carpacco), e non sempre è andata bene.
Con Raffaele siamo partiti alla conquista del Cavallo di Pontebba. Regale nel suo manto d'ermellino, ma sfuggente e antipatico quando a duemila metri ci sono 18 gradi e la neve è marcia! Costretti ad un faticoso ripiego puntiamo alla panoramica cima Madrizze.
Meglio è andata con la prima cascata di Umberto: una prima stagionale (nessun segno di passaggio) che è beneaugurante per questo inverno che pare avaro di neve e ghiaccio! La colata è quella delle Tre Grazie, a Sappada: salita divertente con un divertito e chiacchierone compagno di salite, che tra una piccozzata e l'altra per fortuna riprende mano anche con le manovre e i nodi!!
E prima di riprendere a lavorare, come intermezzo tra due gite con Nadia e Gabriele, una giornata di allenamento sempre a Sappada con il "direttore" Moreno e l'aspirante iceclimber Stefano. Monotiri a ripetizione (come in fabbrica!!) per allenarsi a dovere per le prossime impegnative (si spera) salite!!
1 commento:
quest'anno è magra per voi appassionati di ghiaccio, ma se cercate... trovate!!!
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