Questo itinerario era nella lista delle "uscite con Gabriele" gia da un po'.
L'idea di una tranquilla passeggiata post-mangiata natalizia è l'occasione giusta e così il giorno di San Stefano, dopo esserci alzati con calma, carichiamo Gabriele in auto e puntiamo verso Ovaro e la Val Pesarina. Parcheggiata l'auto su un tornante poco sopra Osais, proseguiamo a piedi e raggiungiamo il piccolo paesino di Truia dove il "din don" attira lo sguardo di Gabriele che vuole dargli un occhiata da vicino prima di proseguire per la nostra meta odierna.
Un saluto anche ad un trattore parcheggiato li vicino e lasciamo Truia alle nostre spalle e dopo un paio di tornanti siamo in vista degli Stavoli Orias.
Le casette di pietra e legno con i tetti spioventi sono davvero carini e ben tenuti. Alcuni sono pure stati ristrutturati e il passato si mescola con la modernità: ma un antenna che sbuca dal tetto o una lampadina a basso consumo energetico all'interno di un lampioncino non guastano in questo piccolo angolo silenzioso e pacifico, dove il tempo sembra essersi fermato.
Mangiamo seduti su una panca di pietra sotto il portico di uno stavolo, immersi nel silenzio: solo noi quassù in questa giornata non fredda, dove il sole ogni tanto riesce a fare capolino tra le nuvole che hanno ricoperto il cielo. E poi un po' di giochi e ancora esplorazioni, prima di fare ritorno alla civiltà, lasciando alle nostre spalle un pezzettino di passato rimasto intatto grazie all'opera di amorevoli mani.
Un salto ad Ovaro per un caffè in compagnia di Don Gianni e via verso casa!
5 commenti:
La Val Pesarina è proprio sorprendente. Un angolino davvero sugggestivo.
ciao cari ;-)
Mandi canais, ma ce grant c'al è daventat l'Alpinfrut!!
I erint encja no aì dongja la dì di Sant Stiefent..
buinas gjtas ta mè val di una volta, dato che cumò i stoi a... Cortina..
Mandi buina fin e miei principi
isy53
@Flavio:tanti bei posticini in Val Pesarina...per tutti i gusti!
@Ernesto:mandi ancje a ti e augurios a ti e a dute la to famee...e ariviodisi sui nestris monts
Gramarzé ben dei augure, ma t à scrito ra mè femena, che ra vien da Davouscia (Prat).
Tante augure anche a vosoutre, e cissà che no se ciatone, un dì o l outro, a torzuò su par calche croda!
Sanin dapò - Mandi
Ernesto e Isy53
hanno un che di magico e spirituale questi stavoli, mi piace spesso salirci e stare a guardare la valle da la
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