Iscriversi ai forum di montagna ha i suoi vantaggi: si scoprono sempre nuovi e bellissimi angoli montani. Così è stato per il monte Castellazzo e il trekking del Cristo Pensante, un escursione leggera ma molto suggestiva e panoramica.
Così lunedì mattina, lasciamo l'hotel di Pozza di Fassa e puntiamo l'auto verso il Passo Rolle dove parcheggiamo in un ampio spiazzo.
C'è parecchia gente che gironzola ma pochi che come noi s'incamminano su per la sterrata che porta al rifugio Capanna Cervino. La maggior parte attende pigramente il bus navetta che li porterà comodi comodi a salire l'oltraggioso dislivello di 200 metri per raggiungere la Baita Segantini!!!......dove data l'ora, sicuramente si fermeranno a riempire le pance e a far riposare le gambe!
Gabriele un po' cammina, un po' si fa trasportare e raggiunto il rifugio proseguiamo oltre raggiungendo un cartello che illustra il trekking del Cristo Pensante:
Il trekking del Cristo Pensante sia palestra di pensiero, dove potrai farti domande e trovare le risposte, sostare accolto dal silenzio delle montagne, sederti immerso nel tramonto, accanto alla magnificenza della Natura, per capire quanto piccolo sia l'uomo e quanto grande sia l'Universo. E nel momento in cui il sole è andato a dormire per far posto ad una coperta di stelle, capirai che non sei tu che guardi la natura ma è Lei che ti osserva. In quel momento ti sentirai un po' più ricco e guarderai il tutto con un'altra logica:
prenditi il tuo tempo..!
Tralasciamo di andare alla Baita Segantini e al bivio prendiamo il sentiero che ci porta direttamente al monte Castellazzo che si erge roccioso sopra prati fioriti. Sentieri e tracce si staccano dalla sterrata e portano con vari percorsi su per il ghiaione ma rimaniamo sul sentiero principale che aggirando il monte sale a nord con una serie di tornanti sorretti da muretti a secco e con splendida vista sulle Pale di San Martino e Civetta.
Raggiunto una specie di pianoro dove s'intravede una galleria che porta a una postazione, la croce di vetta ci appare poco distante e raggiuntala vedo dal vivo, dopo tante foto sul web, la bianca statua del Cristo Pensante.
Il posto è molto suggestivo e chi ha un minimo di "credo" non rimane indifferente nel vedere i tantissimi rosari appesi alla croce in cui è ricavata anche una cassetta portalettere dove imbucare la propria preghiera o nel vedere la foto di un bimbo posta alla sua base tra i sassi e immaginarne il destino.
La statua del Cristo poi sembra osservare pensieroso sul tormentato pianoro sottostante dove s'intravedono resti di postazioni, baraccamenti crollati e gallerie. La scritta posta alla sua base fa riflettere:
Trova il tempo di pensare
Trova il tempo di pregare
Trova il tempo di sorridere
Un anziano signore seduto li vicino si congratula con il piccolo Gabriele distogliendomi dalla commozione che mi ha creato questo posto e deglutito il groppo in gola rispondo alle sue simpatiche domande.
Un po' di foto prima che arrivino altre persone e ci sediamo lungo il pendio a pranzare.
Purtroppo questo posto non a tutti crea lo stesso sentimento e gente chiassosa rovina l'atmosfera di riflessione e rispetto che merita questa cima.
Mi riprometto di tornarci "fuori stagione" e godermi questo posto in "santa" pace!
Per non fare lo stesso percorso dell'andata, scendiamo al pianoro sottostante e visitate alcune gallerie, imbocchiamo una delle tracce che ci ricongiunge alla sterrata percorsa all'andata.
Nuvoloni bianchi avvolgono le cime delle Pale mentre sul Castellazzo ne avanzano altri più grigi spinti da un venticello fresco che ci fa indossare i giubbotti.
Per un po' sembra che pioverà, ma quando arriviamo al parcheggio il sole risplende di nuovo e caricato tutto in auto facciamo rientro a casa.
Non posso lamentarmi: una tre giorni coi fiocchi!
1 commento:
bellissimo giro: mi hai ingolosito per le ferie di quest'anno andro a meditare lungo quei passi visto che sono in zona, sperando che la massa me lo consenta.
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