Giovedì: eccoci di nuovo in Valfurva, questa volta Valle dei Forni. Il cielo è sempre grigio e mette ancora ansia. Non è la via alla cima che preoccupa: un esame è sempre un esame, e mettersi in gioco non è mai semplice. Con me, Said, Michele e quasi tutti gli altri amici "aspiranti". Quasi tutti. C'è chi manca per impegni di lavoro, Marianna non c'è perché la sua, la nostra, passione per la montagna l'ha portata più in alto. Un pensiero oggi penso glielo abbiamo dedicato tutti, prima di immergerci in questa avventura.
Sistemiamo i bagagli sul fuoristrada e ci incamminiamo sotto le prime gocce lungo la strada che ci porta al Pizzini.
La serata passa tranquilla tra pizzoccheri e vino rosso, quasi a esorcizzare le tensioni per l'indomani.
Venerdì: la sveglia suona poco prima delle sei, colazione veloce e via verso la morena. Avremmo dovuto salire la nord del Pasquale, ma viste le condizioni saliremo la Vedretta del Pasquale: un bel giro per crepacci fin sotto la cupola del Pasquale, per poi ridiscendere per la Vedretta del Cedec, passando al cospetto del Cevedale. Con me, sotto lo sguardo attento di Claudio, Giovanni (wow! a sessantacinque anni all'esame IA!), Graziano e Giuseppe.