Le ferie stanno per finire e il meteo questo fine settimana non è proprio benevolo. Saltato il Friul-raduno con gli amici di MontagnaForum, mi accordo con Ilaria ed Enrica per un giretto in qualche casera, giusto per sgranchirci un po' le gambe. E così il ritrovo è fissato a Gemona per le 10:15 e poi via, direzione Moggio e la Val Aupa. Raggiunto il piccolo paesino di Pradis seguiamo la strada fino al parcheggio per il rifugio Vualt. Il cielo è nuvoloso, la nebbia aleggia nella vallata sottostante, l'umidità è tanta, ma per fortuna non piove e gli ombrelli rimangono nel bagaliaio.
Per "allungare" un po' la passeggiata ed evitarci la monotonia della strada sterrata, propongo un piccolo anello: prendiamo così il sentiero che porta verso il bivacco Bianchi e che traversa alto sul vallone del rio Alba, percorrendo una bella faggeta, spoglia in questi giorni invernali ma ricca di molteplici colorori dorati in quelli autunnali. Una coltre di nuvole bianche copre il fondo della valle mentre raggiungiamo il greto e lo attraversiamo risalendo in un boschetto dal fondo innevato dove poco oltre troviamo la deviazione per il rifugio Vualt.
Risaliamo il bosco immerso nella nebbia e sbuchiamo sulla sterrata proprio di fronte alla stradina che in pochi minuti ci porta nella spianata su cui sorge il bel ricovero in muratura e tetto rosso.
Io ci sono gia stata altre volte ma per Enrica e Ilaria è la prima volta e, aperta la porta e alcune finestre, ci accomodiamo al suo interno e consumiamo il nostro pranzo chiacchierando allegramente. Un bel autoscatto di fronte alla casera e ci mettiamo in cammino scendendo questa volta per la strada sterrata.
Il bosco che ci circonda è avvolto nella nebbia e gli alti tronchi dei pini appaiono spettrali in questa umida giornata che però la bella compagnia ha contribuito a rasserenare almeno per alcune ore.
Io ci sono gia stata altre volte ma per Enrica e Ilaria è la prima volta e, aperta la porta e alcune finestre, ci accomodiamo al suo interno e consumiamo il nostro pranzo chiacchierando allegramente. Un bel autoscatto di fronte alla casera e ci mettiamo in cammino scendendo questa volta per la strada sterrata.
Il bosco che ci circonda è avvolto nella nebbia e gli alti tronchi dei pini appaiono spettrali in questa umida giornata che però la bella compagnia ha contribuito a rasserenare almeno per alcune ore.
5 commenti:
Ce ne fossero di befane così:-)
Appena saranno tutti guariti non mancheremo.
Laura
Bello il Vualt anche avvolto dalla nebbia.
...ma gli zaini erano pieni di carbone? :D :D :D
ciao
@Laura:al futuro incontro allora!!!
@Flavio:pieno di carbone per i bambini cattivi....e tu?..sei stato bravo o discolo? ;o)
anche se la giornata non è bellissima, comunque siete riuscite a vivere belle atmosfere
complimenti per il blog
belle atmosfere, anche una giornata così ha il suo fascino, basta aver il coraggio di andare comunque.
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