Nessuna preghiera, nessun credo, rendono l'uomo più devoto quanto la solitudine d'un bosco che stormisce al vento, o la libera vicinanza al cielo sulle vette dei monti
Julius Kugy

giovedì 27 gennaio 2011

Battesimo!

Domenica ore sette: del novizio neanche l'ombra! Sarà perchè fa ancora buio! Bepi ballonzola su e giu mentre aspettiamo Raffaele, mentre io cedo e mi rintano in macchina al caldo. Oggi è la prima arrampicata su ghiaccio per Raffaele e saliremo in quel di Sappada per qualche facile salita, e visto che  si tratta di un battesimo io farò il padrino, mentre Bepi, con la sua lunga chioma bionda farà ovviamente da ... madrina!
Finalmente arriva Raffaele e partiamo alla volta di Sappada, che ci accoglie con un caloroso meno 14°!
Puntiamo verso il basso Piave, dove incrociamo Diego e Robert della SVM, e  poi optiamo per salire le Tre Grazie, bella cascata di difficoltà contenute, ottima per un primo approccio all'arrampicata su ghiaccio.
Raffaele inizia subito bene... dimenticando la corda sul guardrail del parcheggio!
Recuperata la corda partiamo e saliamo per due tiri prima di calarci di nuovo, visto che in alto, seppur la temperatura sia bassa, l'acqua scorre sopra al ghiaccio, e quindi decidiamo di evitare una doccia gelata!
Ci spostiamo all'Orrido dell'acquatona, dove, dopo aver studiato un pò la situazione, decidiamo di calarci nel bosco, ove la gola si restringe nuovamente verso valle. Li abbiamo visto una bella colata che pare appoggiata.

Una volta attrezzata la sosta su di un cippo a bordo strada, inizio a scendere, assicurato da Bepi.
Giunto in fondo all'orrido un certo senso di sgomento mi pervade. La cascata sembra volermi dominare e le rocce scavate dall'acqua sono alquanto inquietanti. Il gelo mi attanaglia e una voglia di salire mi prende con violenza. Quasi un desiderio di fuga verso l'alto.

La cascata sembrava appoggiata ma invece è bella strapiombante! Il ghiaccio è ottimo e tutte le brutte sensazioni scompaiono man mano che le picche mordono la superficie gelida!
L'uscita è delicata, su ghiaccio duro che tende ad esplodere, e gli ultimi metri sono in un canale roccioso marcio e piuttosto infido. Finalmente raggiungo gli amici a bordo strada e cedo a loro il testimone. 
Bepi si cala per secondo e quando risale è entusiasta della salita!

Ora tocca a Raffaele, che dopo i nostri beneauguranti discorsi si cala nell'orrido. Un paio di violenti strattoni alla corda ci fan capire che ha perso l'appiglio, ma con la corda dall'alto si riprende subito ed esce bello e cotto tra gli alberi! E un piacere vedere il suo sguardo entusiasta e soddisfatto!

Io e Bepi ci facciamo un altro giro, dopo di chè, belli stanchi, ci dirigiamo verso la macchina, soddisfatti della giornata.

3 commenti:

Raffaele ha detto...

Che battesimo... Come padrino Luca e madrina il Bepi... Il ritardo, dimenticanza, ecc. tutta colpa dell' emozione... Grazie...

Carlo a Ts ha detto...

cayo ma come si chiama quella cascata li?
sempre sul filo della becca!
ottimo
ma man a tutta l'alpinfamily

Annarita ha detto...

mi fate rabbrividire e raggelare al solo pensiero di dove vi siete calati