Nessuna preghiera, nessun credo, rendono l'uomo più devoto quanto la solitudine d'un bosco che stormisce al vento, o la libera vicinanza al cielo sulle vette dei monti
Julius Kugy

lunedì 12 aprile 2010

Troi dal ors


Questa domenica c'è la gita di apertura della stagione della nostra sezione Cai a Monteprat. Nicholas è partito alle 7.30 con Enrica, Claudio e Leonardo, Luca è uscito poco dopo per raggiungere gli Orsi e gli amici "addetti alla cucina" a Muris, dove prepareranno il pranzo per tutti i partecipanti.
Finisco di preparare Gabriele e caricati passeggino e zaino in auto partiamo alla volta di Monteprat. L'intenzione è quella di incontrare il resto del gruppo percorrendo a rovescio l'itinerario in programma. La giornata, a differenza delle previsioni, si presenta calda e soleggiata con l'arco alpino bello limpido. Bene, sarà sicuramente una bella giornata!
Raggiungo Forgaria e poco dopo l'altopiano di Monteprat dove parcheggio l'auto presso il piccolo laghetto. Infilo Gabriele nello zaino e con qualche contorsione e sobbalzo me lo isso sulle spalle tra le sue risatine divertite. Il Troi dal ors parte dall'altro lato della strada e oltrepassata la caratteristica soglia ci inoltriamo nel bosco di faggi ancora spogli dall'inverno.


Il sentiero è delimitato da entrambi i lati da pietre e con andamento dolce, tra cinguettii di uccellini e fiorellini primaverili, lo percorre fino ad arrivare presso un ponticello in legno. Lo oltrepassiamo e meraviglia della meraviglia, arriviamo in una verde e bucolica radura dove la vista si apre sulla pianura e sulla dorsale Cuar-Flajel. Sotto un albero che contiene il libro con i "pensieri dell'orso" che firmiamo, è posto un tavolo con panche: su di esso un commovente ricordo del cagnolino Piso che la sua famiglia gli ha voluto dedicare. Più in là, un crocifisso guarda sulla pianura e sul lungo corso del fiume Tagliamento.




Proseguiamo lungo il ciglio che delimita il costone di Costalunga e oltrepassata una mangiatoia troviamo le indicazioni per la "Tana dal ors". Decido di andarla a visitare prima che l'orda di partecipanti alla gita del Cai arrivi e intasi lo stretto sentiero.




Di nuovo dentro nel bosco, raggiungiamo poco dopo la scalinata che porta all'antro: risalitala, mi addentro per i pochi metri percorribili in piedi con Gabriele che allunga le manine a toccare le pareti di roccia bagnata. Un autoscatto al suo interno ed esco in retromarcia, visto che l'ingombrante zaino mi impedisce di girarmi!




Ritorniamo sui nostri passi e raggiungiamo di nuovo la radura dove seduti su una traballante panchina posta su una panoramica collinetta, l'Alpinfrut si concede la sua merenda e un paio di scatti fotografici. Sotto un caldo sole ci godiamo in solitaria beatitudine il magnifico panorama mentre attendiamo l'arrivo degli amici del Cai che preceduti dal loro vociare non tardano ad arrivare.




Raggiunti da Nicholas, Chiara, Gianni, Enrica e Eda ci rimettiamo in marcia assieme agli altri ripercorrendo a ritroso il sentiero dell'andata.
A Muris ci aspettano gli altri presso il locale degli alpini sul colle di san Giovanni dove dopo un lauto pranzo, festeggiamo in privato il compleanno di Claudio con la crostata di ricotta fatta da Luca.



Uno sguardo al panorama che anche da qua si gode e possiamo fare felici ritorno a casa!

7 commenti:

Lorenzo ha detto...

Occhio che se lo vesti tutto di verde non lo trovi più :-)

Antonella ha detto...

ma che bel bambino!!! eh eh eh, e anche fortunato!

Carlo de Ts ha detto...

e l'alpinauta a cucinare o a magnar e bever?

Laura ha detto...

ogni tanto è bello anche far festa, se poi si condisce con una passeggiata tutto ha un sapore più buono

Annarita ha detto...

che bel posticino, molto panoramico. da segnare

Annarita ha detto...

che bel posticino. merita una visita

frivoloamilano ha detto...

...che grande che è diventato..la montagna fa bene evidentemente ;-)
Bello il sentiero.

ciao Flavio e Marisa