Val Resia, ci torno sempre volentieri.
Sarà perchè c'è sempre qualche angolino nuovo da scoprire, per i bei scorci sui monti che la circondano o perchè passando da li non manchiamo di passare a salutare il simpaticissimo Don Gianni.
Questa volta è in occasione dell'apertura della stagione Cai della nostra sezione: dopo la semplice sgambatina sul "famoso" Ta Lipa Pot pranzeremo tutti assieme presso il locale A.N.A. di Stolvizza.
E così domenica mattina ci mettiamo in auto, diretti a Gemona per incontrare gli amici di SuiMonti che, assieme anche a Giovanni, Elena e Ondina, faranno parte dei "nostri" in questa giornata.
Siamo leggermente in ritardo sulla tabella di marcia e l'Alpinauta pazzo si destreggia tra le contee friulane tra deviazioni e ammonimenti vari di paesani quasi spazzati via dall'irruenza della sua Marea!!!
Giungiamo trafelati in una freddina Gemona e dopo gli abbracci e i baci di rito l'Alpinauta riparte a tutto gas verso la tranquilla Resia.
Arriviamo in una Stolvizza che brulica di soci e non, tutti in fase di preparazione per la partenza: sabato scorso gli iscritti erano una ventina, mentre ora siamo quasi un centinaio!!!Una signora con bambina ci guarda affascinata dal suo terrazzo mentre il capogita, fischietto in bocca, cerca di raggruppare la mandria e segnalare la partenza!
Giuro che qui mi vergogno un po'!!! Pure il fischietto!!!
La comitiva inizia a muoversi e, con la scusa di aspettare gli amici, mi piazzo alla fine del gruppo!
Finalmente arrivano e ,passando sotto un bel cartello in legno su cui è inciso "Ta Lipa Pot", imbocchiamo il sentiero che in leggera discesa ci porta sul greto del torrente e al cospetto della cascata del Potok. Accanto ad essa, un pinnacolo di sabbia si erge diritto a farle concorrenza in fascino.
Proseguiamo attraversando il torrente e risaliamo il sentiero dal lato opposto, passando tra bellissime fioriture di Genziane di Clusius e Primule odorose.
Poi la mulattiera si addentra in un bel boschetto e con dolcissimo percorso arriviamo in una verde radura e alle Case Ostje.
Ricompattato il gruppo, ci addentriamo ancora tra gli alberi e poco dopo attraversiamo un ponticello in legno in posizione davvero bucolica.
Ancora un tratto nel bosco e un'altra verde radura e arriviamo ad una ripida discesa gradinata e attrezzata con cavetto corrimano che ci porta di nuovo a livello della strada per Stolvizza.
All'inizio pensavo di fare il giro corto, quello da 5km, ma visto il tranquillo tenore del sentiero, opto per quello lungo da 10km.
Salutato il figliolo che assieme a Leonardo,Enrica e altri faranno ritorno alla "base", proseguiamo assieme al resto del gruppo e, percorsa per alcuni metri la strada asfaltata, attraversiamo con una passerella il torrente Resia e costeggiandolo ci godiamo le belle visuali sulla dorsale Sart-Canin.
La mulattiera continua addentrandosi tra arbusti e boschetti, risbucando alla fine di nuovo sul torrente Resia che raggiungiamo scendendo un altro tratto attrezzato con passamano.
Attraversate le sue trasparenti acque su di un bel ponte in legno, costeggiamo il greto per un po' fino alla rampa finale che, di nuovo all'interno di un boschetto, con ripida salita, ci porta ad un crocifisso e ad una bella radura dove si coltiva il famoso aglio di Stolvizza.
Da qui al punto di partenza dove, alla ricerca di un passaggio in auto per arrivare al salone dell'A.N.A., m'imbatto in una strombazzante Golf: ne scende il barbuto e simpatico Don Gianni a cui scrocco il passaggio!
Arriviamo giusti giusti per gustarci il pranzo che l'Alpinauta e gli altri cuochi ci hanno preparato: antipasto di salumi vari, risotto con salsiccia e "sclupit", bistecchine e hamburger con patate "in tecje" e torte varie portate da noi donzelle.
Che dire?
Con le pancette piene, in compagnia di tanti cari amici, con il sole che oggi a dispetto delle previsioni non ci ha tradito, possiamo dire che è proprio stata una bella giornata!
E chi ben comincia....