Si sente nell'aria.
Nel calore dei raggi del sole.
Nel canto degli uccelli.
Nel batter d'ali di colorate farfalle.
Nei bellissimi colori di Primule, Bucaneve ed Erba Trinità.
La primavera è alle porte oramai e tutto questo rinascere mi mette felicità, mi da carica, mi risveglia dal torpore dell'inverno.
Nel calore dei raggi del sole.
Nel canto degli uccelli.
Nel batter d'ali di colorate farfalle.
Nei bellissimi colori di Primule, Bucaneve ed Erba Trinità.
La primavera è alle porte oramai e tutto questo rinascere mi mette felicità, mi da carica, mi risveglia dal torpore dell'inverno.
Il campanello suona domenica mattina alle 8.20. Ilaria entra in casa con il suo luminoso sorriso che fa concorrenza al sole che splende fuori.
Oggi si va in Val Tramontina! Ci faranno compagnia anche Nicholas e Federica, un'amica di Ilaria. La partenza è un po' incerta...da che parte si va a Tramonti ?
Feminis!
Fuori l'atlante!!!
Ah.. si.. ecco! ...mi pareva....
Via che si parte!!
In macchina è tutto uno sbabazzare e il povero Nicholas deve arrendersi: è la festa della donna e dopo un paio di interventi si rifugia nel suo mondo fatto di fantasiosi pensieri.
Arriviamo in vista del lago di Tramonti e parcheggiamo a bordo strada per scattare un po' di foto: la superficie del lago è immobile e i riflessi bellissimi! Il prato che attraversiamo per raggiungere il lago è ricoperto di bucaneve! che meraviglia!
Risalite in auto, partiamo alla volta di Tramonti di sopra e la piccola località Pradiel: meta di oggi è il borgo abbandonato di Frassaneit e il lago del Ciul.
Parcheggiato in un piccolo spiazzo, ci prepariamo e partiamo con calma, decidendo gia che arriveremo fin dove vorremo arrivare, senza correre, ma godendoci pienamente questa bella giornata in compagnia.
Parcheggiato in un piccolo spiazzo, ci prepariamo e partiamo con calma, decidendo gia che arriveremo fin dove vorremo arrivare, senza correre, ma godendoci pienamente questa bella giornata in compagnia.
La strada all'inizio scorre alta sul torrente Meduna, regalandoci, attraverso gli alberi,alcuni scorci sulle sue verdi acque, ma in breve essa inizia a scendere gradatamente e poco dopo siamo sul suo greto. Le sue acque limpide sono di un verde smeraldo bellissimo!

Nel tratto che segue, osserviamo affascinate le "marmitte", pozze e laghetti d'acqua nelle rocce erose e modellate dalla forza della corrente.
La giornata è calda, la compagnia bella, il sentiero talmente tranquillo che neanche ci accorgiamo di quanto camminiamo.
Passiamo una bianca cappella con Madonnina e diversi ponticelli e corsi d'acqua e dopo una risalita raggiungiamo le prime case di Frassaneit di sotto (511mt). La prima casa è ristrutturata, ma il piccolo borgo che segue ha il fascino del tempo passato.
Un agglomerato di case unite e rialzate a cui si accede tramite una vecchia scalinata di massi inverditi dal muschio. I tetti sono spariti e solo gli alberi le abitano ancora, silenziosi custodi di un passato lontano. Porte ancora appese ai loro cardini giacciono aperte e sospese su pavimenti crollati rendendo irreali le stanze che dividono. Altri stretti viottoli scalinati portano alle case sul retro, ma il cammino è ancora lungo e decidiamo di proseguire, lasciando questo angolino solitario alla sua quiete.

Tralasciamo la deviazione che porta alla Forca del Frascola ed imbocchiamo il sentiero 393 e dopo un breve tratto nella boscaglia decorato da soffici tappeti d'Erica rosa in fiore, Primule gialle, Erba Trinità e farfalle svolazzanti, raggiungiamo pure Frassaneit di sopra (561mt).
Il sentiero passa a fianco di case completamente in rovina, sopra cocci di tegole cadute a terra, e prosegue, dopo altri saliscendi nel bosco.

Tralasciamo la deviazione che porta alla Forca del Frascola ed imbocchiamo il sentiero 393 e dopo un breve tratto nella boscaglia decorato da soffici tappeti d'Erica rosa in fiore, Primule gialle, Erba Trinità e farfalle svolazzanti, raggiungiamo pure Frassaneit di sopra (561mt).
Il tratto che segue, aggirando il versante sud della Cima Zuviel, si fa stretto ed esposto e, cuore di mamma, comincio a preoccuparmi per Nicholas che davanti a me prosegue silenzioso. Procedo ancora per una decina di metri, ma il ripido pendio, alto sulla forra del Meduna mi fa decidere per una sana ritirata.
Entusiaste della bella gita che profumava di primavera, decidiamo di festeggiare per benino la festa della donna in una pasticceria, con dei succulenti krapfen alla marmellata, tanto per recuperare le calorie perse babando nella bella camminata!
8 commenti:
Porca Pipina, ti lascio sola per un pò e scopro che scrivi meglio dell'uomo del Basmati!!!!! Quanta spensieratezza .... ce Paradis che cjaminade! ce biel frute ... grasie pa biele zornade.
Busons
Viva le Donne e viva la Primavera.
;-)
ah, che bello: il posto la compagnia.. le sbabazzate immagino. brave!
era ora che arrivasse la primavera, sole, fiori e ... caldo!!!
basta freddo e neve!
ma Papà vi manda sole? tre donne in giro da sole la festa della donna? Aiuto!
chi è la morettina nuova? una niu entri?
che colori spettacolari!!! l'acqua è di un verde/blu incredibile.
E brave le Donne-Avventura sempre in azione. Bella gita veramente e... avete proprio ragione... finalmente la primavera!!! Fà bene anche al mio piedino malandato.
Mandi a ducju
Oltre che una brava mamma, una eccezionale camminatrice... sei pure una bravissima scrittrice!!! Ma quante doti hai? Dovrò cheiderle a Luca.
A presto
Fede
P.s Adesso aspetto la descrizione della camminata di ieri.
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