Ovvero Luca, Marco, Giovanna, Giovanni, Elena, Luca e Marisa nel gelo di Pramosio mentre Nadia e Nik se ne stanno acciaccati nel calduccio del salotto.
Con un titolo alla maniera wertmulliana inizio il racconto di una gelida e ventosa domenica sul finire dell'anno di grazia 2008!
Come detto poc'anzi il raffreddore teneva nel tepore domestico Nadia e lasciava il sottoscritto libero nel girovagare per l'Alpe. E per la domenica c'era da scegliere!
Fabrizio puntava, di nuovo, con il resto della compagnia, verso la tranquillità lattea dei Piani con l'intenzione di concludere quanto iniziato qualche giorno prima, ma io preferivo raccogliere la proposta di Marco e soci per le Sorgenti del Piave o, in alternativa per Malga Pramosio.
Si optava per la seconda meta, la compagnia era bella e piacevole e quindi via! Verso la "tranquilla e solare" Malga Pramosio!
Il ritrovo per fortuna è al bar Fungo, in quel di Gemona, cosicchè possiamo somministrare subito una dose di zuccheri (sotto forma di brioche) al DeRonch, già in riserva di energie (chissà mai che ha fatto per esaurirle...)!
Lasciata la ventosa Gemona scendiamo dall'auto in un glaciale Cleulis! Ci intabarriamo velocemente e in men che non si dica siamo pronti, tra la moltitudine di escursionisti, cjaspolatori e scialpinisti in partenza! Neanche fosse giorno di mercato a Paluzza!!
Quasi fuori dal tempo, in una quotidianità dimenticata da molti, una signora attraversa la piazzetta a passo svelto con la "gamele" del latte in spalla
La temperatura è allegra e il poco sole che filtra dalle nuvole è ben accetto! Ma l'Osmer non aveva previsto una bella giornata di sole?? Invece ci ritroviamo un cielo lattiginoso e freddo che ci accompagna lungo la salita.
Comunque sia ormai siamo in ballo e balliamo! La strada è ricoperta di neve ben dura e la cjaspole sono inutili, per cui restano tranquille a riposarsi appese agli zaini. Di tanto in tanto rompiamo la monotonia della strada tagliando per il bosco qualche tornante, e, mentre saliamo, la vista tra le cime degli alberi ci regala begli scorci su Gams Spitz ,Creta di Timau, Terzo, Coglians, rivelando sbuffi bianchi sulle vette, presagio di vento in quota.
Salendo accarezzo l'idea di un prolungamento della gita sul vicino monte Paularo, ma quando arriviamo in vista del complesso malghivo di Pramosio le violente raffiche di vento mi fan cambiare tosto idea! A tratti è difficile perfino stare in piedi!
Indossato con qualche difficoltà (e con il timore di vederlo volare via) il guscio continuo verso la malga e dopo averci fatto due passi sopra (tanta è la neve!) raggiungo gli altri al riparo dal vento nella legnaia.
Sarà la compagnia, sarà la smisurata passione per la montagna, ma essere li, in mezzo al freddo e al vento tagliente mi fa sentire come a casa! Sembra quasi di sentire il profumo del minestrone che cuoce sullo spolert!
Sarà la compagnia, sarà la smisurata passione per la montagna, ma essere li, in mezzo al freddo e al vento tagliente mi fa sentire come a casa! Sembra quasi di sentire il profumo del minestrone che cuoce sullo spolert!
Minestrone??
Eh si! Dallo zaino di Giovanna esce un termos con la minestra che la Signora Cabbai degusta con piacere nel mezzo della tormenta!
Dal canto mio rispondo inzuppando i biscotti nel tè, ma non reggo il confronto con tale banchetto!
Il freddo inizia a esser sempre più invadente e decidiamo di iniziare il rientro verso le auto prima che entri del tutto nelle ossa.
Il vento spazza i dintorni della malga e non ci dà pace finchè non raggiungiamo il riparo del bosco.
Lungo il ritorno l'Elettrico DeRonch si sente un pò sottosopra: ha visioni di polletti e schiume di luppolo e mi chiede "Ma per tornare da Paluzza a Gemona si passa per Resiutta vero?"
Se si prende il giro largo... anche si!