Visti il meteo e il "periodo poetico", pubblico anche io questa poesia, nata un anno fa, durante un fine settimana uggioso come questo, da un fitto scambio di sms poetici tra me e Silvia. La bozza è di Silvia, miei gli adattamenti e la messa in rima. Questo il risultato, giudicate voi.
Montagna
Sfuggo alla pioggia e alla tristezza
dentro ricordi di rara bellezza
giorni stupendi di sole e tepore
di ruscelletti e di prati in fiore
valli assolate,cime innevate
laghi sperduti fra irte scarpate
salite ardite e pareti battute
prati a picco e ampie vedute
magici boschi e dolci radure
che calan giù su verdi pianure
Cammineremo fino a trovare
qual'è il motivo di tanto cercare
cosa ci spinge a tanta fatica
a rincorrer la meta ambita
E' nei silenzi e in quella pace
che ognuno di noi si trova capace
di un conforto,di quell'amore
di una natura che ti apre il cuore
Orsù salite più lentamente
aprite gli occhi, aprite la mente:
è nelle piccole cose che la natura
ha dimostrato la sua bravura
guardate i fiori, e quell'alberello
nato nella roccia ma così bello
guardate l'acqua che divertente
gioca fra i sassi, funge da lente
E che piacere fermarsi e ascoltare
quando il sole s'accinge a calare
sotto le fronde in una pineta
il dolce fruscio che tutto quieta
la voce del vento che fa scricchiolare
le cime più alte che vuole piegare
In questa pace che nulla pretende
un capriolo nell'ombra ci attende
alza lo sguardo,osserva in silenzio
questo è il suo mondo,questo è il suo tempio.
5 commenti:
senza nulla togliere all'alpinauta, ma io adoro le rime. brava alpingirl!!
compagni in montagna, compagni nella vita, compagni nelle liriche, ma siete proprio una bella coppia!
dai Nadia! continua cosi!
piacciono molto anche a me le rime, poi che siano endecasillabi o quartine non ne capisco niente, mi piace il suono! belle anche le parole. Brave entrambe
ma certo che anche tu con le parole hai mestiere.
e poi le rime sono dsivertenti, ti entrano dentro
L'avevo detto io che eri una poetessa!
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