Dopo lo scorso weekend, passato in casa come lupi in gabbia, niente mi avrebbe fatto stare di nuovo al chiuso, neanche le pessime previsioni meteo del tg3! riponevo la mia fiducia su quel "poco nuvoloso con locali schiarite" preannunciate dal sito meteoFriuli.
Così, lasciato a casa un dormiente Luca, impegnato più tardi con il corso, e caricato il figliolo e gli zaini in auto, mi dirigo a Gemona dove Silvia, Renato e loro amici ci attendono. Codroipo è soleggiato, ma arrivando a Gemona, noto i bassi nuvoloni che nascondono le cime di Cuarnan e Chiampon, per non parlare dell'asfalto bagnato e della portata d'acqua del canalone Ledra! Basta pioggia!!!
Ad attenderci trovo solo Silvia e Renato. I loro amici, viste le previsioni meteo, hanno preferito rinunciare. Dopo il classico caffè al Fungo, vista l'incertezza del tempo, decidiamo di rimanere nelle "vicinanze" e puntiamo in Val Preone e S.la Chiampon, destinazione m.ga Pezzeit di sotto.
All'imbocco della stretta strada che s'addentra nella valle, oltre la curva, per poco non faccio una strage! un numeroso gruppo di escursionisti triestini, diretti a s.la Chiampon e c.ra Teglara, pascola tranquillamente occupando tutta la strada! Facendomi spazio, riesco a proseguire con la mia piccola Punto fino al parcheggio.
Calziamo di corsa gli scarponi e, zaini in spalla, speriamo di anticipare il gruppo. Speranza vana...ma quanto corrono 'sti triestini?! Attendiamo pazientemente che il grosso del numeroso gruppo passi e ci accodiamo. Per un po' condivideremo la stessa strada, perciò scambiamo quattro chiacchiere con il capo gita che chiude la lunga fila. Al bivio abbandoniamo l'allegra compagnia e ci avviamo in tranquilla solitudine su per la lunga strada che serve la piccola malga, ora adibita a ricovero, recentemente restaurato.
Alcuni nuvoloni avvolgono il bosco che attraversiamo dandogli un'aria spettrale e magica ma quando giungiamo ai pascoli della Pezzeit il sole fa capolino e riscalda piacevolmente! Dopo uno sguardo all'accogliente ricovero, ci sediamo a mangiare sotto il portico: che ben che si sta! siam qui, soli soletti a goderci questo insperato sole che riscalda i visi e.... asciuga mutande e pantaloni di Nicholas!!! e sì, mai sedersi sul boccaglio della camelbag figlio mio!!!..ne sa qualcosa anche tua madre!!! Fortuna che Renato ha sempre con se un paio di pantavento!!
Rifocillati, rilassati e asciugato il vestiario, decidiamo di proseguire fino a m.ga Pezzeit di sopra. Con soli 100mt di disl., percorrendo un bellissimo sentiero, a tratti ancora ghiacciato e innevato, accompagnati dal cinguettio di numerosi uccellini, in pochissimo tempo arriviamo ai ruderi della malga. Solo vecchi muretti e l'abbeveratoio rimangono ma il posto è davvero bello e contornato da pendiì ricoperti di erica in fiore.
L'idea di completare l'anello passando per c.ra Teglara ci attirerebbe( un po' meno Nicholas), ma dobbiamo abbandonarla, l'ora è tarda e tratti di sentiero saranno ancora molto innevati. Un'altra volta, una futura avventura!
4 commenti:
corrono i triestini corrono.. e più son vecchi e piu corrono.. e li trovi dappertutto!! ah ah
parola di bisiaca
che vi siete trovati, stesse passioni e stesso stile.
che bravi.
io ero capitata qui cercando notizie su ochoa ma mi sa che inizierò a frequentare questo angolino di web più spesso
ma se i triestini li vedete dappertutto, vorrà dire che anche voi siete più in giro che a casa? o no?
Bel post Nadia
Ciao da un Triestino trapiantato in piemonte ( sempre in giro e? ditelo su!!)
E brava Nadia che non si scoraggia e punta in attacco!
Complimenti... ci vuole ogni tanto un tocco femminile in stò blog!
E poi... carlo de ts... non ha tutti i torti... anche noi siamo a zonzo spesso e volentieri!!
Mandi a ducju
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