Ci sono giornate in cui non ti senti dentro la forza e la voglia di far niente, e ci son giornate che vorresti salire l'impossibile, specie dopo due domeniche passate a casa, seppur in compagnia. E' allora che tutta la settimana ti senti quel formicolio che ti pervade tutto il corpo nell'attesa del fine settimana per andare a scorrazzare per le montagne; finalmente arriva venerdì e il Colonnello Giuliacci col suo biro-biro ti dice: "cielo nuvoloso sulle regioni di nord-est, rovesci da moderati ad abbondanti nel fine settimana".
E tu lì col boccone a mezzaria che gentilmente lo mandi a quel paese... vabbè andiam via lo stesso, troveremo una casera dove andare.
Ed è così che sabato mattina si punta verso la Val Cellina, con meta la Casera Ferron. Indy appena vede il trasportino inizia a fare il diavolo a quattro: MONTAGNA!!
Nicholas è un pò meno entusiasta... ma gli tocca adattarsi.. e poi è una passeggiatina!
Percorrendo la strada di dandolo vediamo di fronte a noi l'imbocco della Val Cellina sovrastata da nubi scure e nebbie che scendono verso la pianura, bene, dobbiam andare proprio li?
Percorriamo la Val Cellina sotto un manto grigio, ma per che la pioggia ce la risparmi oggi, arriviamo a Cellino e parcheggiamo sotto un quasi spiraglio di speranza di sole. Ci Prepariamo velocemente e via, Indy con le sue scarpette vibram (deve pur abituarsi, oggi la gita è breve) parte di gran carriera su per la strada che risale la val Ferron. La neve è piuttosto alta, all'incirca sui 1500 metri, in compenso c'è una gran umidità.
Quando la strada cede il passo al sentiero compaiono le prime chiazze di neve e ghiaccio, ma è poca cosa ormai. Salendo verso Forcella Ferron la neve si fa più consistente, ma è ben assestata e non si affonda, Indy si dà alla pazza gioia correndo e derapando sul fondo candido del bosco.
Poco dopo la forcella la Casera Ferron ci accoglie nel suo pascolo: davvero un bel posto, l'interno è un pò "rustico" e pervaso da un forte odore di fumo, ma per fortuna un timido sole ci induce a star fuori sulle panchine.
Nonostante uno sprazzo di sereno, il Col Nudo si fa desiderare alla vista, semiavvolto dalle nuvole, non si concede nella sua maestosità: sovrasta di circa 1400 metri la casera!
Nel tepore di questi pochi raggi di sole il tempo passa veloce, e passata l'una decidiamo di ridiscendere, anche perchè verso Claut il cielo si fà sempre piu scuro.
Scendiamo velocemente il sentiero (appoggiando anche il sedere.. ghiaccio!!) e in un'oretta siamo al punto di partenza, sotto un cielo sempre più grigio.
Ma almeno ci siam risparmiati la pioggia!
4 commenti:
bel posto sembra! quanto ci stai ad arrivare? sembra perfetto per una pasquetta di triestini!
ah! ah!
Bravi! almeno avete concluso qualcosa..... io mi rifaccio vivo verso fine mese!
Mandi a ducju
Bene... siete sempre in giro bravi.. cosa vuoi ormai son vecio per camminar.. me butto in falesia come ieri.. Braulins Ce figade!!
ma quanto bello è Indy?
Posta un commento